Chirurgia estetica all’estero: Pro e contro
Il turismo medico è in crescita anche nel nostro paese. sono un numero crescente le persone che decidono di partire verso paesi a basso costo per sottoporsi ad un intervento chirurgico. Questo fenomeno è presente anche nel mondo della chirurgia estetica. Si risparmiano soldi, per lo meno sulla carta, ma è tutt’oro quel che luccica?
Per una rinoplastica, una liposuzione o un trapianto dei capelli, sono sempre di più coloro che hanno scelto di partire dall’Italia per raggiungere paesi dove la chirurgia costa meno e a volte molto meno. I vantaggi più evidenti sono certamente la maggiore privacy ed il risparmio economico. Ma purtroppo ci sono anche molti potenziali svantaggi che possono diventare in alcuni sfortunati casi anche drammatici.
1) L’ intervento proposto all’estero è adatto a me?
Il meccanismo di prenotazione e di esecuzione degli interventi è basato sulla forza commerciale delle proposte dei chirurgi “esteri”. Spesso il paziente non viene neppure visitato da un chirurgo se non quando arriva a destinazione. Siamo sicuri che il chirurgo estetico rinunci all’intervento se questo non dovesse essere indicato…?
2) Ho ricevuto le informazioni necessarie includendo anche le complicazioni possibili?
Prima di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica – nel nostro Paese – è fatto obbligo per il chirurgo informare il paziente sulle possibili complicanze e rischi della procedura desiderata. Non che all’ estero non parlino italiano ma è una questione di serietà professionale non tutelata dalla legge.
3) Il chirurgo che mi opera è qualificato?
Anche in Italia è difficile individuare il professionista serio e capace da quello ciarlatano. All’estero il compito sembra essere insormontabile e quindi affidato alla fortuna.
4) La clinica segue gli adeguati standard medici?
Bisogna avere sufficienti garanzie sui materiali utilizzati e sulle strutture sanitarie in cui si è operati. Non sempre gli standard sono quelli garantiti dalle case di cura italiane».
5) Che cosa succede in caso di complicazioni?
Questo probabilmente è il punto più pericoloso. Se la procedura non va come dovrebbe, è necessario avere a disposizione una struttura in grado di far fronte alla complicazione e poi – qualora si verificasse un danno – rispondere legalmente.