Iperidrosi: 2 soluzioni efficaci
Come denominatore comune hanno l’efficacia: sono le due terapie anti-sudore, l’una chirurgica, l’altra infiltrativa. Chi soffre di iperidrosi sente compromessi lavoro e relazioni…perché aspettare?
Quando la sudorazione è talmente abbondante, fastidiosa e imbarazzante da rendere ogni contatto fisico un grosso problema, si può parlare di iperidrosi. L’eccessiva sudorazione, disturbo spesso (e non giustificatamene!) preso sottogamba, è una patologia ormai ritenuta socialmente invalidante; pensiamo alla sensazione sgradevole nello sfoggiare costantemente abiti chiazzati, o peggio, all’imbarazzo di doversi presentare stringendo la mano sapendo che la propria è fredda e umidiccia, o, ancora, svolgere un lavoro dove si è costretti a maneggiare la carta, che inevitabilmente apparirà sgualcita…
Oggi le strade per affrontare e sconfiggere l’iperidrosi esistono e sono davvero efficaci, come spiegano al Medical Laser di Padova, centro specializzato in chirurgia laser e medicina estetica d’avanguardia. “L’approccio al problema ieri era solamente di tipo chirurgico, e prevedeva la rimozione di una parte delle ghiandole sudoripare”, chiariscono gli specialisti, “Oggi invece è possibile anche un trattamento infiltrativo con la tossina botulinica, in grado di sospendere temporaneamente l’eccessiva attività delle ghiandole”.
Indaghiamo dunque quale può essere la scelta ottimale indagando su questa diffusa quanto misconosciuta patologia e approfondendo le due tecniche per affrontarla.
Sudare è necessario?
Sì…il sudore infatti è un mezzo indispensabile per assicurare al corpo la regolazione termica. Infatti, evaporando, il sudore priva la pelle di calore che di conseguenza subisce un raffreddamento. Ma la funzione del sudore è anche l’eliminazione di alcune scorie e la veicolazione di alcuni particolari odori che fungerebbero da righiamo sessuale. È chiaro quindi che non potremmo certo eliminare completamente il sintomo del sudore, questo sarebbe oltremodo dannoso e innaturale. Lo scopo della terapia botulinica o della chirurgia è infatti ridurlo a livelli accettabili.
Iperidrosi palmare
La sudorazione delle mani è un processo fisiologico molto differente dalla sudorazione del corpo. Quando dormiamo, per esempio, per quanto caldo si possa avere, le ghiandole sudoripare del palmo della mano interrompono la loro attività. A differenza di quelle che si trovano sul resto del corpo, quelle delle mani non sono infatti sensibili agli innalzamenti di temperatura. Reagiscono, piuttosto, allo stress psicologico. Le mani sono la parte anatomica più esposta al contatto. Averle costantemente sudate è un enorme impedimento per un sereno rapporto interpersonale e, molto spesso, anche lavorativo.
Iperidrosi ascellare
Tollerata in ambienti sportivi o in situazioni di svago, l’iperidrosi ascellare è un grosso problema in ambito lavorativo, sociale ed affettivo. Il disagio causato dall’indossare abiti bagnati anche nelle stagioni fredde innesca spesso un circolo vizioso: l’imbarazzo aumenta la sudorazione, che a sua volta genera ansia…
Iperidrosi plantare
Causa di infezioni fungine e altri fastidi dermatologici legati alla presenza di umidità costante nella zona dei piedi e tra le dita, l’iperidrosi plantare è un problema fastidioso in tutte le stagioni: d’inverno perché le estremità non vengono ventilate creando quindi l’ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e nelle stagioni calde perché l’uso di sandali e ciabattine diventa decisamente imbarazzante per i cattivi odori e le macchie lasciate sulla pelle delle calzature.
Iperidrosi: Intervento chirurgico
Se si escludono come cause dell’eccessiva sudorazione squilibri ormonali e altre patologie in atto (iperidrosi secondaria), il quadro clinico viene definito come “iperidrosi idiomatica o essenziale” ed è la forma più diffusa, di cui però non si conoscono chiaramente le cause, anche se si ipotizza che l’ansia e l’emotività del soggetto siano una forte componente scatenante. La fonte del problema sta quindi nell’esagerata attività ghiandolare “ed è qui che la chirurgia opera efficacemente per la risoluzione definitiva di questo stato patologico” spiegano al Medica Laser. L’intervento anti iperidrosi è ritenuto dagli specialisti semplice come concetto chirurgico, rapido come realizzazione e poco invasivo con relativa riduzione del normale stress chirurgico “con gli anni e l’esperienza clinica, questo tipo di intervento viene oggi realizzato in breve tempo, senza degenza e con tempi di recupero decisamente brevi. La strumentazione più attuale consente poi di realizzare l’intervento senza residui cicatriziali evidenti”. La soluzione è quindi definitiva e molto soddisfacente.
La procedura chirurgica realizzata presso il Medical Laser richiede un’anestesia locale della parte da trattare e quindi sottili precise e nascoste incisioni dalle quali viene poi asportato l’eccesso ghiandolare.
VANTAGGI:
- Soluzione definitiva dell’iperidrosi
- Cicatrici minime ed impercettibili
Iperidrosi: Botulino
Recente come utilizzo per la terapia contro l’iperidrosi è la soluzione di tossina botulinica di tipo A, “per intenderci – chiariscono gli specialisti – la stessa sostanza utilizzata in chirurgia estetica per il trattamento delle rughe d’espressione. Le infiltrazioni della tossina provocano la sospensione temporanea del catalizzatore chimico responsabile della trasmissione dell’impulso nervoso diretto alle ghiandole – continuano al Medical Laser – In altre parole, l’attività della ghiandola viene ridimensionata senza che ci siano incisioni, asportazioni chirurgiche ed anestesia”. Le infiltrazioni vengono fatte mediante sottili iniezioni locali “l’effetto della tossina raggiunge gradualmente il massimo grado in un mese circa e perdura fino a 6 mesi”. Se da un lato questa soluzione ha un carattere temporaneo, dall’altro è totalmente priva di controindicazioni e può essere ripetuta più volte nell’arco dell’anno.
VANTAGGI
- Assenza di incisioni
- Nessuna controindicazione
- Versatilità di applicazione (può essere infiltrata anche in distretti corporei vasti o difficilmente trattabili con la chirurgia)
- Possibilità di ripetere l’intervento senza danneggiare le ghiandole
Il rimedio ideale per l’iperidrosi
Sia l’opzione chirurgica che quella infiltrativa con la tossina botulinica rappresentano una via d’uscita efficace per il problema iperidrosi.
Come optare dunque per la via chirurgica o per quella infiltrativa? In base a che cosa propendere per l’una o per l’altra?
Le due soluzioni prospettate sono essenzialmente molto diverse anche se l’obiettivo resta la riduzione della produzione sudoripara. Essenzialmente la grande differenza sta nella durata nel tempo degli esiti: mentre con una soluzione chirurgica, rimuovendo fisicamente l’eccesso ghiandolare il problema non si ripresenterà mai più, con la procedura infiltrativa vi sarà la necessità di ricorrere più volte alla tossina. Ma, d’altro lato, la caratteristica della chirurgia rende più adatto questo tipo di intervento a chi soffre di iperidrosi in una parte ben definita, come le ascelle, le mani o i piedi. Le stesse zone possono essere trattate anche con il botulino, ma la versatilità delle piccole iniezioni rende questa soluzione l’ideale per intervenire su parti del corpo non tipicamente interessate da questo problema, come il viso, oppure aree più vaste, come la schiena.